Di certo visitare Torino vuol dire avere l’opportunità di vedere e di imparare tantissimo, nei più diversi campi, dalla storia all’arte, per arrivare fino al design e alla meccanica. La città sabauda racchiude infatti oltre 50 punti di interesse tra castelli, spazi espositivi e musei, dal Museo Egizio al Museo Nazionale del Cinema, per arrivare per l’appunto al protagonista di questa guida, ovvero il Museo dell’Automobile di Torino. Considerato unanimemente tra i più importanti nonché antichi musei dell’automobile nel mondo, attira ogni anno grandi flussi di visitatori italiani e stranieri: l’anno dei record è stato il 2022, contando in tutto la bellezza di 240 mila visitatori. E dire che il record precedente era del 2011, con 211 mila ingressi!
Visitare il Museo dell’Automobile di Torino – abbreviato in MAUTO – vuol dire scoprire l’affascinante e ricca storia dell’automobile, a partire dai primissimi prototipi e modelli ottocenteschi per arrivare fino ad ardite e sperimentali macchine costruite in età contemporanea. Di certo non è un caso che il Museo dell’Automobile sia sorto proprio a Torino, ovvero nella città della Fiat, la celebre e storica casa automobilistica italiana.
In questo articolo vedremo brevemente la storia del MAUTO, per poi scoprire cosa vedere al Museo dell’Automobile di Torino, come arrivarci, il prezzo dei biglietti e molto altro. Buona lettura!
La storia del Museo dell’Automobile di Torino, in breve
La storia del MAUTO non è corta, ma cercheremo di riassumerla in poche righe, per capire come è stato possibile arrivare a questa grandiosa collezione di automobili. L’idea di fondare un museo dell’automobile nacque nel 1932, durante un congresso indetto dall’Automobile Club di Torino nel 1932. A lanciare la proposta furono non a caso due pionieri del motorismo in Italia, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia. A concepire nel concreto il museo fu però il figlio del secondo, ovvero Carlo Biscaretti di Ruffia, che si impegnò anno dopo anno per trasformare questa proposta in realtà.
L’anno successivo, in occasione del Salone di Milano, si ebbe il primissimo assaggio del futuro Museo, con un’esposizione di una trentina di veicoli (peraltro presi in prestito). Negli anni successivi la collezione andò nascendo, con diversi cambi di sede, da un magazzino in Via Adorno per arrivare agli spazi sotto le scalinate dello stadio comunale, tutt’altro che funzionali. Per trovare una sede appropriata alla collezione si arrivò al secondo dopoguerra, quando finalmente si decise di costruire un edificio apposito in corso Unità d’Italia, con l’inaugurazione ufficiale il 2 novembre 1960: Carlo Biscaretti morì giusto un anno prima, nel settembre del 1959. Anno dopo anno la collezione è andata ingrandendosi, portando a saturare gli ambienti dell’edificio; per questo motivo nel 2003 è stato avviato un processo di ristrutturazione, per arrivare all’inaugurazione della struttura rinnovata nel 2011.
Cosa vedere al MAUTO
Cosa vedere al Museo dell’Automobile di Torino? In una sola frase: oltre 200 vetture originali di 80 marche provenienti da tutti il mondo. Il nucleo più antico di questa grande collezione è stato messo insieme veicolo dopo veicolo da Carlo Biscaretti di Ruffia, che lavorò incessantemente per radunare automobili, veicoli, motori e telai, per testimoniare il genio e l’abilità manifatturiera, nonché per coprire completamente la storia dell’automobile. Ecco che allora attraversando il percorso espositivo si incontrano passo dopo passo tutti gli step di questo settore, scoprendo mirabolanti salti in avanti nonché insuccessi.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo del Museo dell’Automobile di Torino si snoda su 4 piani, dal seminterrato al secondo piano. Le aree tematiche sono tre, ovvero:
- L’Automobile e il 900
- L’Automobile e l’Uomo
- L’Automobile e Design
Non è però tutto qui. Nella parte seminterrata si trova il Garage, che ospita circa 70 automobili in una collezione “esclusiva” e accessibile solamente su apposita prenotazione. Ci sono poi altri spazi dedicati a delle esposizioni temporanee di approfondimento, volte a indagare di volta in volta aspetti differenti del mondo dell’automotive. E ancora, oltre alle esposizioni di veicoli ci sono quelle documentali, concentrate nel Centro di Documentazione, dove è possibile trovare una ricca biblioteca (con oltre 9.000 monografie), un’emeroteca (con 800 testate di tema automobilistico nelle più diverse lingue) nonché infine un piccolo ma prezioso fondo di libri antichi, dal Cinquecento all’Ottocento, dedicati al tema della meccanica e della fisica.
Vale inoltre la pena sottolineare che negli ultimi anni il Museo ha avviato anche un’attività di restauro, volta per l’appunto ad assicurare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei veicoli della propria collezione.
Vediamo ora alcune delle auto più famose conservate presso il Museo dell’Automobile di Torino!
Le auto più famose del Museo dell’Automobile di Torino
In totale, come detto, il MAUTO presenta al pubblico oltre 200 veicoli. Scegliere i più importanti è tutt’altro che facili: abbiamo però provato a fare una lista il più possibile rappresentativa della collezione!
Carro a Molla di Leonardo
Seppure costruito nel 2011, questo veicolo è il più antico di tutta collezione. Come è possibile? Semplice: questa replica rappresenta la concretizzazione di un progetto disegnato nel 1478 da Leonardo da Vinci nel suo Codice Atlantico. Si tratta di un carro che unisce balestre e molle cilindriche, a costruire un veicolo decisamente ingegnoso e curioso.
Carrozza di Bordino
Costruita nel 1854 per volere del generale Virgilio Bordino all’Arsenale Militare di Torino, si tratta di una carrozza per cavalli “modificata” con un motore a vapore. A conferire movimento a questo mezzo è una grossa caldaia che, con 30 chilogrammi di carbone all’ora, permetta di muoversi a 8 chilometri orari circa: non male per un mezzo di 3 tonnellate di metà Ottocento!
Tipo 3 – Peugeot
Facciamo un salto in avanti verso uno dei primi veri e propri modelli di automobile: si tratta della Peugeot Tipo 3, telaio n. 25, con motore della fabbrica tedesca Daimler n. 124, ovvero quella che è stata concretamente la prima vettura che ha solcato le strade italiane. A ordinarla a Parigi fu l’industriale Gaetano Rossi per essere a Piovene Rocchette.
16/20 HP corsa – Fiat
Una vettura Fiat costruita tra il 1903 e il 1906 in 690 unità totali, presente al Museo dell’automobile di Torino nella sua versione sportiva a due posti, che permetteva di raggiungere i 70 chilometri orari con il suo motore 4179 cc con 20 cavalli.
25/30 HP – Aquila Italiana
Procedendo in rigoroso ordine cronologico non possiamo non nominare questa vettura realizzata nel 1912 dalla fabbrica Aquila Italiana, attiva fino al 1917; si tratta di un’automobile da competizione, tra le prime al mondo a montare ammortizzatori idraulici anteriori. In questo caso un motore da 3921 cc permetteva di raggiungere i 125 chilometri orari.
540 K Mercedes Benz
Una tedesca sportiva ed elegante, icona dell’industria automobilistica tedesca d’anteguerra. Realizzata nel 1936, con i suoi 8 cilindri raggiungeva i 170 chilometri orari.
Ardea – Lancia
Probabilmente la prima automobile piccola e allo stesso tempo lussuosa. Costruita per la prima volta nel 1939, venne costruita e migliorata negli anni successivi: il Museo dell’Automobile di Torino espone un modello del 1950.
Disco Volante – Alfa Romeo
Un’auto sportiva assolutamente unica nel suo genere, estremamente aerodinamica per l’epoca, questa Alfa si piazzò seconda alla Mille Miglia del 1953.
500 F2 -Ferrari
Realizzata da Ferrari per il Campionato del Mondo 52/53, portò per due anni Alberto Ascari a essere campione del mondo.
D 50 – Lancia
Un’altra Lancia, questa volta una vettura da monoposto per la Formula 1, utilizzata nel 1955. Con il suo motore a 8 cilindri a V di 90°, si aggiudicò nello stesso anno i due Gran Premio di Torino e di Posillipo con Alberto Ascari.
600 – Fiat
Ovviamente presso il Museo dell’Automobile di Torino non poteva mancare l’iconica Fiat 600, erede della Topolino. Con il suo prezzo conveniente, la 600 è diventata protagonista della motorizzazione di massa dell’Italia, restando in produzione fino al 1970: ne furono prodotti 2.695.197 esemplari.
Sixty Special Fleetwood – Cadillac
Non solo automobili italiane ed europee: il MAUTO espone automobili da tutto il mondo e di ogni epoca, tra le quali questa stupenda Cadillac del 1958, con tanto di vistose pinne posteriori, cromature e rostri.
Isetta – BMW
Tra le tante auto particolari del Museo dell’Automobile di Torino c’è l’Isetta, ovvero la microcar a 3 ruote progettata dalla milanese Isetta che, però, dovette cedere la licenza di costruzione all’estero, regalando un “successo” a case come la BMW.
Dragster The Hawaiian
Restiamo sulle auto speciali con questo bolide del 1965 costruito per le gare di accelerazione, lunghissimo e leggerissimo, con impianto frenante costituito da un paracadute posteriore.
Primula – Autobianchi
Realizzata nel 1967, questa berlina a due porte motorizzata Fiat è la prima italiana con trazione anteriore e motore trasversale. Ricca di innovazioni per l’epoca, costava 1.050.000 lire.
179 B – Alfa Romeo
L’auto del ritorno dell’Alfa Romeo in Formula 1 nel 1981, in grado di raggiungere i 300 chilometri orari.
Delta Evoluzione – Lancia
Una vera leggenda per gli appassionati d’auto italiani. Quello esposto al MAUTO è un modello del 1991, in una gamma che è stata prodotta tra il 1979 e il 1999 in due serie differenti. Disegnata da Giugiaro, vinse il premio dell’anno nel 1980, nonché tantissime competizioni rally. La Delta Integrale Evoluzione esposta a Torino presenta la famosa livrea Martini usata nelle competizioni.
155 V6 TI – Alfa Romeo
Tra le vetture più moderne presentate al Museo dell’Automobile di Torino c’è questa Alfa Romeo “spinta” per l’International Touring Car Championship, che portò Alessandro Nannini al primo posto per ben 7 volte.
Come arrivare al Museo dell’Automobile di Torino
Come arrivare al Museo dell’Automobile di Torino? Chi si muove in automobile dovrà prendere l’uscita Corso Unità d’Italia della tangenziale, e da lì seguire le indicazioni per il MAUTO. Occhio: il museo non ha un parcheggio dedicato, ma in zona esistono diverse possibilità per parcheggiare l’auto, alcune anche gratuite.
Chi si posta con i mezzi pubblici deve invece sapere che il Museo dell’Automobile di Torino è facilmente raggiungibile con la Linea 1 della Metropolitana di Torino, che passa sia dalla stazione di Torino Porta Nuova che da quella di Torino Porta Susa: si dovrà scendere alla fermata Lingotto, per poi camminare per meno di 10 minuti in direzione di Eataly. Altri mezzi di trasporto pubblico sono i bus 18 (scendere alla fermata FINALMARINA), 34 (scendere alla fermata C.T.O.), 74 (scendere alla fermata C.T.O.), 17 (scendere alla fermata ELLERO), 17/ (scendere alla fermata ELLERO) e infine 42 (scendere alla fermata VENTIMIGLIA CAP.)
Chi arriva a Torino in aereo può raggiungere il museo prendendo il Bus Navetta Sadem fino alla stazione di Porta Nuova, per poi prendere la Linea 1 della metro, come indicato sopra.
Orari e biglietti
Il Museo dell’Automobile di Torino è aperto tutti i giorni, anche se il lunedì è accessibile solo mezza giornata. Questi gli orari nello specifico:
Lunedì: dalle 10 alle 14.
Dal Martedì alla Domenica: dalle 10 alle 19.
In tutti i casi l’ultimo ingresso è a un’ora della chiusura: alle 18 (e il lunedì alle 13) chiude infatti la biglietteria.
Parlando di biglietti, queste sono le tariffe:
- Biglietto intero per museo e mostre temporanee: 15 euro
- Biglietto ridotto per museo e mostre temporanee: 12 euro (per visitatori tra i 18 e i 25 anni o con più di 65 anni, o per gruppi di oltre 15 persone).
- Biglietti famiglia: 35 euro per due adulti con un o più bambini tra i 6 e i 17 anni.
- Biglietto per ragazzi dai 6 ai 17 anni: 5 euro
- Biglietto fino ai 5 anni: gratuito
L’ingresso al MAUTO con la Torino+Piemonte Card
Poco sopra abbiamo visto il prezzo dell’ingresso al Museo dell’Automobile di Torino. Va però detto che il turista che desidera visitare il Piemonte potrebbe avere grossi vantaggi nell’acquistare la Torino+Piemonte Card, ovvero la tessera per il turista che permette di avere ingressi gratuiti nonché sconti su tantissime attrazioni a Torino e nella regione. E sì, anche il MAUTO, così come il Museo Nazionale del Cinema, il Museo Egizio e tanti altri musei torinesi risultano del tutto gratuiti ai possessori della Torino+Piemonte Card. La Card è acquistabile online qui.
Ecco le tariffe per l’acquisto della Torino+Piemonte Card:
1 Giorno (24h): 29,00 euro
2 Giorni (48h): 38,00 euro
3 Giorni (72h): 44,00 euro
5 Giorni (120h): 49,00 euro
Va detto che esiste anche una speciale Torino+Piemonte Card da 3 giorni junior, dedicata ai minori di 18 anni, che costa appena 18 euro.
Dove dormire a Torino
Come si può vedere facilmente dalla mappa di Torino, questa città è parecchio grande. Nella scelta del luogo in cui dormire va sottolineato che il traffico, soprattutto nei classici orari di punta, tende a essere parecchio intenso; va però detto che il centro storico di Torino si affronta piacevolmente a piedi, e che i mezzi di trasporto pubblico sono efficienti, collegando praticamente ogni punto di interesse.
Chi ha come meta principale della propria visita a Torino il MAUTO potrebbe anche decidere di dormire fuori dal centro, scegliendo un appartamento o un hotel nel quartiere Lingotto, così da poter raggiungere comodamente a piedi il museo. Celebre per avere ospitato la storica sede della Fiat, il Lingòt si colloca nella periferia della città e si presenta come una comoda zona residenziale.
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Escursioni e tour tra Torino e MAUTO
Il Museo dell’Automobile di Torino può essere visitato in piena libertà, dedicando alla mostra il tempo che si desidera, non un minuto in più, non un minuto in meno. Ci sono poi ovviamente le visite guidate offerte dallo staff del MAUTO, le quali va detto sono piuttosto eterogenee. Si va dalla visita guidata classica, che dura 75 minuti circa e raccoglie gruppi fino a 25 persone, che è fissa ogni domenica alle 11 ma che può essere prenotata anche in altri giorni e in altri orari; e si arriva poi alle visite guidate tematiche, dedicate di volta in volta al mondo del Rally, al mondo delle auto spiegato ai bambini, o del tutto personalizzate, in base agli interessi specifici di un gruppo.
Chi desiderasse una visita guidata con una guida dedicata, senza quindi muoversi in un grande gruppo, può ovviamente approfittare anche di guide esterne, così da poter avere peraltro orari più flessibili!