Visitare Berlino vuol dire stupirsi davanti al Reichstag, tornare ai drammatici anni della Guerra Fredda di fronte al Muro, restare con il naso in su ad Alexanderplatz, passeggiare Unter den Linden, ovvero sotto i tigli della famoso viale, farsi una foto davanti alla Porta di Brandeburgo, nonché perdersi nei diversi quartieri della città, dal centralissimo Mitte al più alternativo Kreuzberg, per arrivare al vivace Friedrichshain. Ma visitare la stupenda capitale tedesca vuol dire anche partire alla scoperta dei tanti musei di Berlino; la città ne conta in tutto circa 170, alcuni davvero grandiosi e imperdibili, non a caso famosi in tutto il mondo. Ma come scegliere in una gamma così ampia di proposte? Oggi con questa guida vedremo i principali musei di Berlino, e per ognuno vedremo cosa vedere, come arrivare, gli orari e i prezzi d’ingresso. Buona lettura!
L’isola dei musei dei Berlino
I musei di Berlino trovano posto nei più disparati angoli della città. Come è normale che sia, la maggior parte dei principali musei della capitale tedesca si trova in centro. In particolare, cinque dei più importanti musei di Berlino sorgono nello stesso “piccolo” lembo di terra, chiamato per l’appunto Isola dei Musei. Si tratta effettivamente di un’isola che prende posto in centro città, tra le acque del fiume Sprea. Qui, a pochi passi uno dell’altro, prendono posto 5 musei, tutti peraltro presenti nella nostra lista. Parliamo di:
- l’Altes Museum,
- il Neues Museum
- l’Alte Nationalgalerie
- il Bode Museum
- il Pergamon Museum
Ogni prima domenica del mese, i cinque musei dell’Isola e circa altri 50 a Berlino sono gratuiti, inclusi l’Humboldt Forum, il Museum für Naturkunde, il Museo Ebraico e la Gemäldegalerie. Sempre parlando dell’isola dei Musei va inoltre sottolineato che esiste la possibilità di acquistare un unico biglietto valido per tutti e 5 i musei: attualmente questo fantastico ticket costa 19 euro.
Detto questo, passiamo alla lista dei principali musei di Berlino, sapendo che ce ne sarebbero tanti altri da visitare almeno una volta nella vita!
Altes Museum
Iniziamo con l’arte classica: ci troviamo nell’isola dei musei di Berlino, e più nello specifico nel primo museo sorto in mezzo alla Sprea. L’Altes Museum è stato progettato da Karl Friedrich Schinkel in pieno stile neoclassico, e lascia di stucco con la sua imponenza. Con il suo altissimo colonnato vuole rispecchiare l’antichità grandiosa che conserva al proprio interno, e in effetti il Museo Antico di Berlino continua a stupire anche al suo interno. Nato dapprima per ospitare la collezione della famiglia reale e successivamente aperto al pubblico come museo di Prussia nel 1830, è dedicato completamente all’antichità classica.
Il percorso espositivo inizia al piano terra, dove troviamo reperti e oggetti artistici provenienti dall’Antica Grecia, a partire dal X secolo a.C. per arrivare al I secolo a.C; l’esposizione segue l’ordine cronologico, per portare alla scoperta di gioielli, di sculture, di vasi e via dicendo. Sempre qui è possibile visitare il gabinetto numismatico, ovvero il Münzkabinett, che ospita una collezione di monete che va dal VII secolo a.C. fino al III secolo d.C. Passati al piano superiore si trova la collezione che raccoglie reperti e oggetti artistici degli Etruschi e soprattutto dell’Impero Romano. Tra i pezzi più importanti dell’Altes Museum ci sono la dea in trono di Taranto, la statua della dea di Berlino, la tavoletta d’argilla di Capua nonché i ritratti di Cesare e Cleopatra.
Ci troviamo nell’isola dei musei di Berlino, e quindi le informazioni per arrivare all’Altes Museum sono valide anche per gli altri 4 centri dell’isola. In linea di massima, l’isola è facilmente raggiungibile a piedi sia dalla Porta di Brandeburgo, sia per esempio da Alexanderplatz, dalla quale dista appena 10 minuti di passeggiata. Detto questo, chi si muove con la metropolitana di Berlino può arrivare all’isola dei musei e scendere alla fermata della U5 denominata Museuminsel, per trovarsi di fatto a pochi passi dai musei come dal Berliner Dom, il Duomo di Berlino. Altre fermate della metropolitana abbastanza vicine sono Alexanderplatz e Hackescher Markt.
L’Altes Museum è chiuso il lunedì, mentre è aperto tutti gli altri giorni dalle 10 alle 18. Ricordando che, come anticipato sopra, è possibile acquistare un convenientissimo biglietto unico per tutti i musei dell’isola, il biglietto intero per il solo Museo Antico di Berlino è di 10 euro, con il ticket ridotto da 5 euro e l’ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino ai 18 anni.
Neues Museum
Restiamo sull’isola dei musei – e quindi le informazioni per arrivare sono le medesime viste sopra – e passiamo al Neues Museum. Il nome, ovvero Museo Nuovo, potrebbe trarre in inganno: sapendo che l’Altes Museum, ovvero quello antico, ospita delle antichità, si potrebbe pensare che qui siano esposte collezioni d’arte moderna o perfino contemporanea. Non è assolutamente così, anzi. Il Neues Museum ospita infatti la collezione egizia. Costruito per desiderio di Federico Guglielmo IV di Prussia, fu inaugurato nel 1855; dopo essere stato danneggiato gravemente durante la Seconda Guerra Mondiale, venne restaurato e riaperto solamente nel 2009.
A dimostrare il fatto che il museo “nuovo” ospita alcuni tra i reperti artistici più vecchi del mondo, vediamo quali sono i principali oggetti esposti presso il Neues Museum. Il piatto forte del museo è sicuramente il busto in pietra di Nefertiti, databile intorno al 1340 a.C: si tratta di una delle opere egizie più importanti e più belle di cui abbiamo testimonianza, arrivata peraltro fino a noi quasi intatta. I colori sono quelli originali. Si parla poi dei papiri egizi e di tanti altri oggetti delle colture nubiane, per portarci indietro di 4 millenni.
E ancora, qui è presente la collezione di preistoria, che mostra reperti archeologici di 6 mila anni fa; tra gli oggetti più particolari esposti presso il Neues Museum c’è il Cappello d’oro, chiamato anche Berliner Goldhut. Si tratta di un particolare cappello cerimoniale alto oltre 70 centimetri, martellato da un unico pezzo di foglia d’oro in Germania Meridionale, in tarda età del bronzo. Va detto che, oltre a essere un copricapo pregiatissimo, questo oggetto era anche un calendario.
Il Neues Museum è aperto tutti i giorni eccezion fatta per il lunedì, dalle 10 alle 18. Il biglietto d’ingresso intero costa 12 euro, quello ridotto 6 euro, mentre i minorenni entrano gratis. Come già ripetuto sopra, è da considerare l’acquisto del ticket per tutti i musei dell’isola dei Musei, a 19 euro.
Bode Museum
Non ci muoviamo dall’isola dei musei di Berlino, e passiamo al Bode Museum. Costruito per volere del Kaiser Guglielmo II e progettato da Ernst von Ihne con l’obiettivo preciso di dare l’idea di un edificio che “usciva delle acque della Sprea”, il palazzo si sviluppa intorno a dei cortili interni in tre ali. Anche questo museo venne fortemente danneggiato durante il secondo conflitto mondiale, per essere restaurato nei decenni successivi; è stato riaperto al pubblico nel 2006.
Cosa si può vedere al Bode Museum? In effetti il percorso espositivo è molto ricco, tanto da spingere Neil McGregor, il direttore del British Museum di Londra, a definirlo come “la più completa esposizione di scultura europea in assoluto”. E in effetti visitare il Bode Museum – chiamato così per onorare il suo primo direttore – permette di seguire la storia e l’evoluzione del continente europeo dall’epoca di Bisanzio fino alla contemporaneità, o quasi. Le collezioni principali sono due, ovvero quella delle sculture e quella dedicata all’arte bizantina. Detto così, però, si rischia di semplificare parecchio l’esposizione, la quale mette in mostra pezzi bizantini e barocchi, ravennati e gotici, fino ad arrivare alle sculture del Rinascimento, portando davanti agli occhi del visitatore opere d’arte provenienti da ogni angolo del continente europeo. Anche qui è presente una collezione di monete, un Münzkabinett che non delude gli appassionati.
Quali sono le principali opere del Bode Museum? Per la particolare storia che lo ha accompagnato merita una menzione il Flora Bust (il busto di Flora) il pezzo più controverso del museo: von Bode, il primo direttore, era fermamente convinto che si trattasse di un’opera non riconosciuta di Leonardo da Vinci, trovata per puro caso in una galleria londinese nel 1910 e acquistata per poche sterline; la stampa britannica, davanti a questa affermazione, fece una grande opposizione, spiegando che si trattava invece di una scultura ottocentesca. Ancora oggi la targhetta di questa opera indica come data il diciannovesimo secolo, con al fianco un punto di domanda. Ci sono poi il Ballerino di Antonio Canova, il Satiro e Pantera di Pietro e Gianlorenzo Bernini, e molte altre sculture di grande importanza.
Come gli altri musei dell’isola, anche il Bode Museum è chiuso il lunedì, per aprire gli altri giorni dalle 10 alle 18. Il prezzo del biglietto intero è di 10 euro, quello ridotto è invece di 5 euro.
Museo di Pergamo
Il Museo di Pergamo è probabilmente il più celebre dei musei di Berlino. Ci sono però cattive notizie: in questo museo sono in corso importanti lavori di ristrutturazione. A partire dal 2023 diverse sale sono state chiuse, mentre a partire dall’autunno del medesimo anno la chiusura sarà totale. Se tutto andrà secondo i piani, la riapertura del Museo di Pergamo avverrà nel 2027, con la progressiva inaugurazione delle nuove sale. Fare però una lista dei principali musei di Berlino senza nominare il fantastico Museo di Pergamo sarebbe stato impossibile.
Anche questo museo è dedicato all’antichità, ed espone quindi collezioni di arte greca e romana. Ma non è tutto qui: a queste collezioni si affiancano quelle del Museo d’arte islamica e del Museo dell’Asia Minore. E, di nuovo, c’è altro. Sì, perché il Museo di Pergamo ricostruisce davanti agli occhi del visitatore l’altare romano di Pergamo, la porta babilonese di Ishtar, nonché la porta del mercato di Mileto: è come fare un salto indietro nei secoli, spostandosi in diverse parti dell’Asia Minore e del Vicino Oriente.
Insomma, un museo che – se aperto – è davvero imperdibile. Non ci resta che attendere con ansia il 2027, quando la riapertura del Pergamonmuseum inizierà proprio dall’ala dedicata all’altare romano di Pergamo!
Alte Nationalgalerie
La vecchia galleria nazionale è l’ultima della attrazioni dell’isola dei musei di Berlino: l’Alte Nationalgalerie è custodita in un palazzo appositamente costruito tra il 1866 e il 1876 di Friedrich August Stüler, si dice a partire da degli schizzi di Federico Guglielmo IV (la cui statua equestre prende posto alla sommità della doppia scalinata che porta all’ingresso). Il museo venne costruito per ospitare la collezione precedentemente esposta presso la Akademie der Künste: di fatto, la collezione esposta costituisce una delle più importanti a livello mondiale per il periodo che va tra la Rivoluzione francese e la Prima Guerra Mondiale, spaziando quindi dal neoclassicismo al romanticismo, tra impressionismo e modernismo.
Al primo piano il percorso espositivo inizia con una selezione di sculture, tra le quali il pezzo più importante è probabilmente la celebre “Principessa Luise e Friederike” di Johann Gottfried Schadow; si passa poi all’inizio della lunga esposizione di dipinti europei, che continua anche al secondo piano. Salite le scale ci si trova in un asse centrale dedicato agli impressionisti, mentre una galleria viene dedicata agli impressionisti tedeschi. Nelle sale adiacenti ci sono invece degli approfondimenti tematici, come accade per esempio per gli ambienti dedicati alla Scuola di monaco. Al terzo piano trova posto l’arte ottocentesca, che qui ruota intorno agli affreschi dei Nazareni di Carl Blechen. Passeggiando per l’Alte Nationalgalerie si possono ammirare lavori di Caspar David Friedrich, Karl Friedrich Schinkel, Édouard Manet, Claude Monet, Adolph von Menzel, Max Liebermann e Lovis Corinth.
Anche l’Alte Nationalgalerie, come tutte le altre mostre dell’isola dei musei di Berlino, è chiusa il lunedì e aperta tutti gli altri giorni della settimana, dalle 10 alle 18. Il biglietto intero è di 12 euro, quello ridotto di 6 euro, mentre l’ingresso è gratuito per tutti i minorenni.
Topografia del Terrore
Non siamo più nell’isola dei musei di Berlino, e non siamo più nei confortanti ambienti dei musei dedicati all’arte e all’archeologia. Non siamo più neanche in un vero e proprio museo: la Topographie des Terrors è un archivio, un memoriale, un centro di documentazione dedicato al regime del terrore instaurato in Germania durante il periodo nazista. Qui, in questo medesimo luogo, si trovava il quartiere generale delle SS e della Gestapo; ecco che allora la mostra si concentra sugli anni hitleriani, dal 1933 al 1945. Proprio all’esterno della Topografia del Terrore, peraltro, c’è una testimonianza di quello che Berlino ha vissuto dopo il periodo trattato, con il pezzo più lungo rimasto intatto del Muro di Berlino.
Ma a cosa ci si trova di fronte nel concreto visitando la Topografia del Terrore? Si tratta di una mostra composta da centinaia di pannelli informativi, i quali attraverso fotografie, mappe, video e supporti audio spiegano l’orrore messo in piedi dai nazisti verso i propri “nemici”. I temi trattati sono fondamentalmente 5, ovvero:
- La presa di potere del partito nazista
- L’istituzione di SS e Gestapo
- La persecuzione e lo sterminio degli ebrei all’interno del Reich
- L’attività delle SS nei paesi occupati durante la Seconda Guerra Mondiale
- La fine del conflitto
Visitare la Topografia del Terrore vuol dire poter scoprire con quale lucidità e rapidità il partito nazionalsocialista abbia messo in campo la macchina dello sterminio, attraverso un controllo totale della popolazione.
Il progetto che diede vita alla Topografia del Terrore nacque nel 1987, con una prima mostra, per arrivare al 2010 all’apertura dell’edificio attuale. L’edificio si trova a pochi passi da Potsdamer Platz da una parte e da Checkpoint Charlie dall’altra parte. La stazione più vicina della metropolitana di Berlino è Kochstrasse. La mostra è aperta tutti i giorni, dalle 10 alle 20; l’ingresso è libero e gratuito.
Museo di Scienze Naturali di Berlino
Dall’arte e dalla storia passiamo alla scienza, e più nello specifico alle scienze naturali Museum für Naturkunde di Berlino. Facciamo subito uno spoiler: questo museo è conosciuto in tutto il mondo per il fatto di esporre lo scheletro di dinosauro assemblato più grande del mondo intero. La storia di questo museo inizia nel 1810, insieme a quella dell’Università di Berlino, lungo Unter del Linden. Con l’aumentare della collezione, si decise di costruire un nuovo edificio – a Invalidenstrasse – per ospitare le collezioni di anatomia, zootomia, zoologia e mineralogia. Inaugurato nel 1899, l’edificio venne pesantemente bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale, con la perdita di diversi esemplari. Fu però il primo museo a riaprire immediatamente alla fine del conflitto, nel 1945.
Cosa vedere oggi al Museo di Scienze Naturali di Berlino? Come anticipato, ad attirare la maggior parte dei visitatori è la collezione dedicata ai dinosauri. Qui il pezzo forte è lo scheletro di un Brachiosaurus brancai (Giraffatitan), un dinosauro alto 13,27 metri che doveva pesare almeno 30 tonnellate, vissuto circa 150 milioni di anni fa. E ancora, tra i reperti più importanti ci sono il fossile di Archaeopteryx, un dinosauro che è stato individuato come antenato degli uccelli, nonché il Tyrannosaurus rex lungo 12 metri e alto 4 metri battezzato Tristan Otto, tra i pochi visibili in Europa.
Al di fuori della sezione dedicata ai dinosauri, il percorso porta verso la sezione dedicata alla tassidermia, dove trovano posto tra gli altri tante vecchie glorie dello Zoo di Berlino, tra gorilla, orsi polari e via dicendo. Ci sono poi gli esemplari conservati in etanolo, i tantissimi minerali rari, i frammenti di meteora, le mostre dedicate al cosmo e alla fauna locale, e via dicendo.
Il museo è chiuso il lunedì, ed è aperto gli altri giorni dalle 10 alle 18. Il biglietto intero costa 11 euro, il biglietto ridotto 5 euro; il biglietto per famiglie composte da un massimo di 2 adulti e 3 bambini costa 18 euro, mentre quello per “mini famiglie” con un adulto e un massimo di 2 bambini costa 12 euro.
Il Museum für Naturkunde di Berlino si trova leggermente defilato dal centro di Berlino, senza però essere in periferia: per dire, si raggiunge in circa 20 minuti a piedi dalla Porta di Brandeburgo. La stazione della metropolitana più vicina è quella dedicata proprio al museo, al Naturkundemuseum.
Gemäldegalerie
Torniamo all’arte con la Gemäldegalerie: in tedesco questa parola significa letteralmente “galleria dei dipinti”. La storia della Gemäldegalerie si evolve insieme a quella dei principali musei di Berlino. Dapprima la collezione costituiva l’area più importante dell’Altes Museum, aperto nel 1830; successivamente, nel 1904, i dipinti presero luogo nel Kaiser-Friedrich-Museum, oggi conosciuto come Bode Museum, e negli anni Trenta molti quadri, essendo finito lo spazio a disposizione, furono esposti persino nel Museo di Pergamo. Il secondo conflitto mondiale portò alla distruzione di circa 400 dipinti, nonché alla suddivisione in vari fondi: dopo la riunificazione, finalmente si poté riunire anche la Gemäldegalerie, che trova oggi posto nel complesso del Kulturforum.
Lo spazio a disposizione del museo è di circa 7.000 metri, con un percorso espositivo che si estende per quasi 2 chilometri, tra 72 sale differenti. Nel suo insieme, la collezione si concentra sulla pittura europea dei secoli compresi tra il XIII e il XVIII secolo; particolare attenzione è posta alla pittura tedesca e italiana del XIII-XVI secolo e sulla pittura olandese del XC-XVI secolo. Ecco che allora, passeggiando nella Gemäldegalerie, ci si imbatte nei capolavori del tardo gotico e del Rinascimento tedesco, da Albrecht Dürer a Konrad Witz, da Baldung Grien a Cranach e Holbein.
Si trova poi un’intera sala – centrale – dedicata alle opere di Rembrandt, per poi imbattersi in lavori di Giotto, Botticelli, Raffaello, Mantegna, Lippi, Tiziano, Pittoni, Caravaggio, Antonello da Messina, Van Eyck, Petrus Christus, Rubens, Vermeer, Watteau, Pesne e Gainsborough. In tutto la galleria principale presenta al pubblico circa 1.000 opere, mentre altre 400 circa sono conservate nella galleria di studio che si trova nel piano interrato.
La Galleria dei dipinti si trova come anticipato presso il Kulturforum, un complesso di edifici dedicati alla cultura posto tra Potsdamer Platz e il canale Landwehr; la fermata della metropolitana di riferimento è quindi quella di Potsdamer Platz. La Gemäldegalerie è chiusa il lunedì, mentre è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, e il sabato e la domenica dalle 11 alle 18. Il prezzo del biglietto intero d’ingresso è di 14 euro, mentre per il biglietto ridotto sono sufficienti 7 euro. Al di sotto dei 18 anni l’ingresso è gratuito.
Checkpoint Charlie Museum
Checkpoint Charlie è indubbiamente uno dei luoghi più turistici di Berlino: non mancano ondate di visitatori, bancarelle di souvenir, uomini travestiti da soldati per fare delle fotografie e via dicendo. Nonostante questo, vale sicuramente la pena passare di qui: Checkpoint Charlie era infatti, insieme a quello di Glienicker Brücke, il più noto punto di passaggio tra le due Germanie ai tempi della Guerra Fredda. Ancora oggi sono presenti i cartelli e i punti di controllo, a rievocare la divisione politica e territoriale di Berlino, lì dove scorreva il Muro.
Ebbene, qui prende posto anche un museo, il Checkpoint Charlie Museum per l’appunto. Ma come nasce questa mostra? Tutto partì il 19 ottobre del 1962, con una piccola mostra dedicata al muro di Berlino all’interno di un appartamento di Bernauer Strasse, che a quel tempo era per l’appunto tagliata in due dal confine; l’anno successivo nacque il museo vero e proprio, che anno dopo anno si arricchì e venne ampliato, per continuare a documentare nel tempo tutti gli eventi che accadevano nei pressi del muro.
Ecco che allora qui è possibile trovare immagini e spiegazioni del potenziale scontro tra i carri armati americani e sovietici nel 1961, come anche il cartello originale con la scritta “You are now leaving the American Sector”. Ma il museo di Checkpoint Charlie racconta soprattutto le più audaci soluzioni messe in campo per scappare dalla DDR verso la Berlino americana: negli anni vennero infatti utilizzate mongolfiere, auto con nascondigli speciali, sottomarini monoposto, tunnel, bagagli truccati e via dicendo. Ma qui trovano posto per esempio anche le armi automatiche usate dai soldati della DDR per sorvegliare il muro stesso. Non va infatti mai dimenticato che tanti tentativi di fuga dal lato est verso l’ovest sono falliti, spesso con conseguenze drammatiche.
Raggiungere Checkpoint Charlie e il relativo museo è assolutamente semplice, anche grazie alle tantissime indicazioni per i turisti. È possibile arrivare a piedi camminando per meno di 20 minuti dalla Porta di Brandeburgo; chi opta per la metro di Berlino può scendere allo stop di Kochstrasse o a quello di Stadtmitte. Il biglietto d’ingresso per il museo è di 14,50 euro per gli adulti, di 9.50 euro per i bambini tra i 7 e i 18 anni; l’ingresso è gratuito fino ai 6 anni di età.
Museo della DDR
Chiudiamo con un altro museo dedicato agli anni della Guerra Fredda, ovvero con il DDR Museum. Qui l’obiettivo è quello di rappresentare nel modo più realistico e completo possibile com’era la vita al di là del muro, nella Germania est facente parte del blocco sovietico. Ecco che allora il percorso espositivo si snoda tra i diversi oggetti e ambienti tipici della DDR. Si parla della ricostruzione del tipico appartamento di Berlino Est, con una televisione che trasmette i reali programmi del palinsesto sovietico; dei prodotti alimentari della DDR come la Vita-Cola, i cetriolini Spreewald e il caffè Mocca-Fix; della mitica Trabant, la quale peraltro si offre anche per un giro virtuale per le strade della Berlino est degli anni Settanta.
Questo museo è visitato ogni anno da circa mezzo milione di persone, curiose di sapere come fosse vivere a Berlino Est durante gli anni della Guerra Fredda. Il Museo della DDR è aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 21; il biglietto d’ingresso a tariffa piena costa 13,50 euro, mentre il ridotto costa 8 euro, per i bambini e i ragazzi tra i 7 e i 18 anni; Al di sotto dei 6 anni l’ingresso è gratuito.
Il Museo della DDR si trova in pieno centro, lungo la Sprea, di fronte al Duomo di Berlino: in altre parole, si trova tra l’isola dei musei e Alexanderplatz. Con la metropolitana è possibile quindi scendere alla stazione Museumsinsel per poi attraversare a piedi l’isola dei musei e la Sprea.
La card turistica per visitare i musei dei Berlino
Come si è detto all’inizio, chi vuole visitare i musei di Berlino dovrebbe assolutamente prendere in considerazione il biglietto da 19 euro per visitare tutte le mostre dell’isola dei musei. Detto questo, all’interno di una visita più ampia della città, e quindi di altre attrazioni come il Reichstag, la Torre della Televisione e il castello di Charlottenburg, può essere conveniente acquistare la Berlin Welcome Card, che offre di volta in volta offre sconti per gli ingressi nonché – importantissimo – la possibilità di viaggiare gratuitamente su tutti i trasporti pubblici di Berlino. Una Berlin Welcome Card da 48 ore costa per esempio 25 euro, mentre quella da 72 ore costa 35 euro. Esiste peraltro anche l’opzione della Berlin Welcome Card da 72 ore + Museumsinsel, a 53 euro, per avere l’ingresso compreso a tutti i musei dell’isola dei musei.