Tutte le curiosità e le stranezze del Myammar

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Il Myammar è il più grande Paese del sud-est asiatico, nonché il decimo in Asia per estensione. La sua particolarità risiede nelle abitudini insolite per noi occidentali dal momento che gli uomini indossano gonne-pareo chiamate longyi. La “stranezza” risiede nel fatto che, da queste parti, le persone non utilizzino la biancheria intima! Ma non è la sola. Scopriamo più da vicino i misteri e il fascino del Myammar

Myammar – Due righe sul Paese

Per tutti è nota come Birmania o Myammar ma il Paese avrebbe il nome esteso di Repubblica dell’Unione del Myammar. Si tratta di uno stato parte dell’Asia sudorientale che occupa la costa occidentale della penisola indocinese e si affaccia sia sul Golfo del Bengala che sul Mar delle Andamane. Confina anche con Bangladesh, Cina, Laos, India e Thailandia. La capitale è stata spostata da Yangon a Pynmana nel 2005, per poi essere rinominata come “Sede dei Re” (Napydaw) l’anno successivo. 

Dalle lotte alla crescita economica

Questo stato ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito solo nel 1948 a seguito di un colpo di stato al quale è succeduta una severa dittatura militare. Solo dal 2010 sono state promosse delle riforme politiche grazie alle quali è stato instaurato gradualmente un governo civile. La popolazione del Myammar è di etnia Bamar e il credo religioso più diffuso è quello buddista. Ci sono certamente numerose minoranze etniche che erano state silenziate con il regime e che sono state coinvolte in numerosi conflitti interni. Si tratta di un Paese attualmente molto povero ma in via di sviluppo dopo decenni di embarghi internazionali e lotte intestine. Lo sviluppo attuale cresce a ritmi incessanti e, anche per questo, il turismo è esploso a partire dal 2011

Le curiosità più assurde del Myammar

Visitare questo Paese è sicuramente un’esperienza avventurosa e diversa dalle solite a cui siamo abituati in Europa. Se hai la stoffa del viaggiatore temerario e sai accontentarti con poco questa metà farà sicuramente al caso tuo. Ecco le curiosità più incredibili a cui dovrai abituarti una volta atterrato da queste parti. 

Un bene rarissimo: la carta igienica

Moltissimi turisti in visita nel Myammar riportano la stessa medesima stranezza: è impossibile trovare carta igienica nei bagni pubblici di qualsiasi struttura. Alberghi, ristoranti o musei sono tutti sempre privi di questo bene essenziale. Per questo suggeriamo di partire dotati di carta e salviette per far fronte a qualsiasi esigenza. 

Per la pulizia post-toilette sono spesso fornite agli ospiti delle bacinelle d’acqua e dei doccini con i quali le persone si fanno il bidè. Il motivo? Le tubature sono antiche e non adatte a smaltire la carta negli scarichi per cui occhio a non intasare il tuo bagno con un uso eccessivo o smodato di carta. 

Myammar – Prezzi bassissimi e servizio… non convenzionale

Le prelibatezze del posto si rifanno alla cultura culinaria del sud est asiatico per cui troverai spesso spiedini di pollo, riso e carne stufata saporita e speziata. La buona notizia è che potrai gustare tutte queste prelibatezze a pochissimi euro, spendendone meno di cinque per ogni pasto, bevanda inclusa! Dov’è l’inganno? Spenderai molto poco ma dovrai accontentarti di sistemazioni improvvisate con sedie scomode e mini sgabelli spari per la strada. Per esempio a Barbecue Street (19th Street) è raro potersi sedere a mangiare perché la tradizione vuole che i turisti passeggino per la via degustando la carne cotta sulle griglie collocate proprio in mezzo alla strada. 

Non è più la Birmania e non è povero come sembra

Sapevi che pochissime persone sanno dove si trova il Myammar? Probabilmente in pochi conoscono la sua storia politica per cui il cambiamento risale a circa trent’anni fa. Per la precisione questo Paese è diventato Myammar nel 1989 e da allora stenta a farsi conoscere nel mondo con il suo vero nome. .

Sicuramente la popolazione è ritenuta tra le più povere al mondo ma è vero anche che rimarrai stupido dalla quantità di oro che circola nelle città. Difatti più che di povertà si dovrebbe parlare di arretratezza urbana e sociale dovuta ai continui conflitti che non hanno nulla a che vedere con gli ammassi di oro con cui sono intarsiati interi luoghi di cluto. Per esempio resterai ammaliato dalla Roccia d’Oro, un ammasso che si ritiene stia in equilibrio grazie ad una ciocca appartenente a Buddha.

La moneta del posto è il Kyat Birmano ed è attualmente una delle valute più basse dell’intero globo. A causa di questa iper-inflazione la banconota più alta che potrai maneggiare, di circa diecimila Kyat, ha un valore di poco più di cinque euro. La moneta ufficiale fu introdotta solamente nel 2012 e in quel periodo la svalutazione era ancora più pesante di oggi. 

Corteccia gialla e gonnelline a pareo

Tra le strane abitudini del posto riportiamo quella di colorare il viso con una crema protettiva interamente naturale: la corteccia di Thanaka. Si tratta di un estratto giallastro che decora e protegge i visi e che è nota per le sue qualità protettive e purificanti. Se vedi abitanti con questa crema in faccia ricorda di non rimanere bloccato a fissarli perché si tratta di un’abitudine piuttosto diffusa. Lo stesso vale per le già nominate gonne maschili, i parei longyi. Ti potrà capitare di trovarti dinanzi a uomini senza biancheria intima che, di tanto, in tanto, urinano in strada alzando il pareo e tornando a camminare come se nulla fosse accaduto. 

Se noleggerai un’auto raccomandiamo massima cautela perché, contrariamente alle tue abitudini, qui si guida a destra con il volante a destra: una sorta di mix tra la guida nostrana e quella britannica. Inizialmente la guida era obbligatoria a sinistra ma, nel 1970, le cose sono cambiate per opera del generale Ne Win. Nonostante il cambio di marcia alcune auto hanno l’abitacolo al contrario, soprattutto quelle vecchie importante prima della riforma. Se non te la senti procedi a piedi o in taxi. 

Le noci di Betel e altre curiosità

Si tratta di un chewing gum fatto dagli abitanti del posto a base di noce di areca, spezia e calce spenta che macchia i denti e che ha un sapore non proprio delizioso. Qui viene masticato e sputacchiato in giro per strada. Noi sconsigliamo di provarlo, soprattutto a chi ha un palato molto delicato

Infine l’ultima curiosità riguarda la distribuzione dei giorni della settimana che, in Myammar, è gestita in modo lievemente diverso rispetto a come siamo abituati. In pratica il mercoledì viene considerato come due giornate perché distinto in mattina e pomeriggio. In questo modo i birmani hanno una settimana che dura ben otto giorni! Per questa ragione fai attenzione alle prenotazioni in hotel e alle regole di check in e check out!

Escursioni e Tour guidati:

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